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Quantificazione compenso revisori e possibili maggiorazioni

4 SETTEMBRE 2025

Nel definire il compenso ai revisori dei conti, l’ente locale deve valutare attentamente non solo il valore base indicato nella tabella A del D.M. 21 dicembre 2018, ma anche le eventuali maggiorazioni previste dalle tabelle B e C, legate rispettivamente alla spesa corrente e alla spesa per investimenti pro-capite superiori alla media nazionale per fascia demografica.

Il Ministero dell’Interno, con un recente parere indirizzato al Segretario generale di una Provincia, ha ribadito che tali maggiorazioni, pur essendo eventuali, vanno valutate con atto motivato nella delibera di nomina, qualora ricorrano le condizioni. L’ente deve infatti dare atto espressamente dell’eventuale superamento dei valori medi e giustificare l’applicazione, entro il limite massimo del 10% per ciascun parametro.
La mancata indicazione delle maggiorazioni nella delibera rappresenta un vulnus sostanziale, che tuttavia può essere sanato attraverso una nuova deliberazione integrativa. Resta ferma la discrezionalità dell’ente, ma sempre nel rispetto dei limiti fissati dal decreto ministeriale e dell’art. 241 del TUEL, che affida al Consiglio la responsabilità della determinazione del compenso.