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Concorsi pubblici, la riforma è legge

Il ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta: “D’ora in poi prove digitali, selezioni rapide e trasparenti, stop al gigantismo”

3 GIUGNO 2021

Il decreto legge n. 44/2021 (Decreto Aprile) recante, all'articolo 10, la riforma dei concorsi pubblici, è stato convertito tramite la legge n. 76/2021. Le selezioni per il reclutamento sono già ripartite il 3 maggio, in seguito al placet espresso dal Comitato tecnico scientifico sul nuovo protocollo per lo svolgimento delle prove.

Il ministro Renato Brunetta, promotore della riforma, dice simbolicamente "addio carta e penna, la PA entra finalmente nella modernità. D’ora in poi prove digitali, selezioni rapide e trasparenti, stop al gigantismo dei concorsi. L’art. 10 è stato il primo atto della scommessa sul capitale umano pubblico che abbiamo messo al centro della ripresa. In due mesi, grazie alla riforma, abbiamo sbloccato migliaia di posti di lavoro, occasioni preziose per i giovani, che più degli altri hanno sofferto questo periodo di pandemia. Grazie alla collaborazione di tutti, è passata la linea del governo senza indulgere a conservatorismi e battaglie di retroguardia. Voglio ringraziare anche i parlamentari che saggiamente hanno ritirato emendamenti che rischiavano di sgonfiare la portata innovativa della norma. Premiamo il merito, valorizziamo i percorsi formativi e i titoli di studio per le figure di alta specializzazione, facciamo tornare l’Italia ad avere fiducia nel futuro. Nei prossimi giorni a questo cambiamento se ne aggiungerà un altro - ha anticipato in conclusione il ministro -. Con il decreto reclutamento, che completerà il pacchetto unitario di accompagnamento del insieme alle semplificazioni e alla governance, nel pieno rispetto del cronoprogramma, introdurremo anche procedure straordinarie per selezionare le figure professionali necessarie all’attuazione celere del Piano. Lo faremo garantendo massima trasparenza e massimo rigore, sempre guidati dall’articolo 97 della Costituzione."