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Legge di Bilancio 2022: la prima nota sintetica dell'ANCI

Sintesi dei contenuti dei principali articoli di interesse per Comuni e Città metropolitane contenuti nel testo della Manovra trasmesso al Senato

17 NOVEMBRE 2021

L'ANCI ha predisposto una nota contenente la sintesi dei contenuti dei principali articoli di interesse dei Comuni e Città Metropolitane contenuti nel DDL di Bilancio (Legge di Bilancio 2022) trasmesso al Senato della Repubblica (AS 2448) negli scorsi giorni.

Le più rilevanti novità per gli Enti territoriali contenute nel testo della Manovra 2022 sono:
– l’incremento delle indennità per sindaci e amministratori locali;
– lo stanziamento di 50 milioni di euro in favore dei Comuni con popolazione inferiore a 5mila abitanti;
– il varo di disposizioni in materia di trattamento accessorio del personale pubblico.

Con specifico riferimento a quest'ultimo tema segnaliamo che l'art. 182 del DDL di Bilancio 2022 introduce una norma, in materia di trattamento accessorio, volta a dare attuazione alla previsione contenuta nell'art. 3, comma 2, del Decreto Reclutamenti (d.l. 80/2021) che consente di superare i limiti di spesa relativi al trattamento economico accessorio di cui all'art. 23, comma 2, del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, compatibilmente con il raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica "secondo criteri e modalità da definire nell'ambito dei contratti collettivi nazionali di lavoro e nei limiti delle risorse finanziarie destinate a tale finalità".
La norma espressamente prevede: "1. Al fine di dare attuazione a quanto previsto dall’articolo 3, comma 2, del decreto legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2021, n. 113, le risorse destinate ai trattamenti accessori del personale dipendente dalle amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, possono essere incrementate, rispetto a quelle destinate a tali finalità nel 2021, con modalità e criteri stabiliti dalla contrattazione collettiva nazionale relativa al triennio 2019- 2021 o dai provvedimenti di determinazione o autorizzazione dei medesimi trattamenti, di una misura percentuale del monte salari 2018 da determinarsi, per le amministrazioni statali, nei limiti di una spesa complessiva di 200 milioni di euro annui a decorrere dal 2022, al lordo degli oneri contributivi ai fini previdenziali e dell’imposta regionale sulle attività produttive, mediante l’istituzione nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze di un apposito fondo con una dotazione di pari importo e, per le restanti amministrazioni, a valere sui propri bilanci, con la medesima percentuale e i medesimi criteri previsti per il personale delle amministrazioni dello Stato, secondo gli indirizzi impartiti dai rispettivi Comitati di settore ai sensi dell’articolo 47, comma 2 del predetto decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165".