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Smart working: le osservazioni delle Regioni sulle Linee guida per la PA

Presentate in Conferenza Unificata anche delle proposte emendative sull’importante istituto

26 GENNAIO 2022

La Conferenza Unificata dello scorso 16 dicembre ha registrato l’intesa sulle Linee guida in materia di lavoro agile (smart working) nelle amministrazioni pubbliche. Proprio in quella sede le Regioni hanno inviato al Governo un documento di osservazioni e proposte emendative.

Come si legge nel documento redatto in Conferenza “le Linee guida intervengono nell’ambito di una cornice normativa dinamica (D.P.C.M. per il rientro in presenza, d.m. applicativo del D.P.C.M. ed infine la disciplina contrattuale in discussione al tavolo di contrattazione per il rinnovo del CCNL per il triennio 2019-2021 con particolare riferimento al rinnovo del CCNL delle Funzioni Centrali). Si ritiene, tuttavia, necessario precisare, in premessa, il riferimento alla contrattazione collettiva nazionale”.
La Conferenza delle Regioni chiede inoltre “un chiarimento ed un'espressione univoca in seno alle Linee guida in tema di buoni pasto. Al pari di quanto indicato in tema di lavoro straordinario, trasferte, lavoro disagiato e rischio, andrebbe infatti chiarito in modo uniforme per tutte le amministrazioni se il lavoratore agile (nelle giornate in cui se lo stesso avesse svolto la propria prestazione in presenza avrebbe protratto la propria attività anche nel pomeriggio) abbia diritto o meno al buono pasto”.
Lo smart working ha poi la finalità di introdurre “una nuova modalità di organizzazione del lavoro nell’ottica dell’innovazione e del miglioramento dei servizi. Inserire la previsione di facilitare l’accesso ai lavoratori “che si trovino in condizioni di particolare necessità, non coperte da altre misure” snatura gli obiettivi del lavoro agile che diventerebbe, analogamente al telelavoro, una misura di tutela. In tal senso invece si muove il telelavoro (come peraltro indicato nelle premesse dello schema di Linee guida e che ha già una propria e autonoma disciplina normativa e contrattuale)”.