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ARAN: presentato il nuovo rapporto semestrale sulle retribuzioni dei dipendenti pubblici

Il documento affronta il tema della scarsa attrattività del posto di lavoro pubblico affrontando questa problematica proponendo un confronto tra livelli salariali di alcuni settori della PA

7 GIUGNO 2023

Disponibile il nuovo “Rapporto semestrale dell’ARAN sulle retribuzioni dei pubblici dipendenti” nel quale si presta attenzione sulla scarsa attrattività del posto di lavoro pubblico a seguito dell’elevato numero di rinunce dei candidati vincitori negli ultimi concorsi banditi.
 
Nel rapporto si mostra come l’analisi sia stata effettuata attraverso l’impiego di 560mila persone, pari al 23% del pubblico impiego contrattualizzato. Il rapporto ha enfatizzato come nelle Funzioni Locali i livelli di partenza sono più bassi rispetto a quelli dei ministeri e delle agenzie fiscali. Pertanto confrontando gli stupendi dal Rapporto emerge che non vi sono sostanziali disallineamenti con i settori del privato. Un giovane che entra nella PA riceve una retribuzione d’ingresso sicuramente competitiva rispetto al privato. SI specifica che questo confronto sconta tuttavia il limite della disponibilità di dati medi per il settore pubblico.
 
Sempre dal rapporto emerge che la retribuzione non può essere l’unico elemento da prendere in considerazione. Vanno infatti tenuti in considerazione, tra i fattori di analisi, la maggiore stabilità del posto di lavoro. Altri fattori come la qualità dei contesti organizzativi, le opportunità di carriera ed i pacchetti di benefici in aggiunta alla retribuzione sembrano invece penalizzare la Pubblica Amministrazione. Ne consegue che da queste analisi si comprende come il tema dell’attrattività vada affrontato adottando molteplici punti di vista e considerando tutte le variabili rilevanti. Elemento importante è l’appartenenza ad un’organizzazione flessibile, che favorisce il lavoro da remoto, che flessibilizza gli orari, che riesce a conciliare autonomia individuale e socialità.