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Bilanciamento tra progressione e rinuncia: orientamenti rivolti ai dipendenti delle Funzioni Locali

L’ARAN, con l’orientamento applicativo n. CFL268, fornisce importanti chiarimenti circa il corretto bilanciamento relativo alle progressioni di carriera e le eventuali ipotesi di rinuncia contrattualizzate nel CCNL Funzioni Locali
 
 
 
 

24 GENNAIO 2025

L’ARAN, con l’orientamento applicativo n. CFL268, fornisce importanti chiarimenti circa il corretto bilanciamento relativo alle progressioni di carriera e le eventuali ipotesi di rinuncia contrattualizzate nel CCNL Funzioni Locali.
 

Introduzione alla situazione contrattuale


Un tema ricorrente nelle amministrazioni pubbliche riguarda le dinamiche di progressione di carriera e le relative opzioni di rinuncia. Recentemente, un caso emblematico ha sollevato questioni riguardo ai diritti e alle procedure contrattuali applicabili a un dipendente che, dopo aver accettato una progressione alle mansioni superiori come previsto dall’articolo 13, comma 6 del CCNL del 16 novembre 2022, decide di rinunciare a tale avanzamento, chiedendo il ripristino del suo precedente inquadramento. La situazione, poi, si complica, una volta che la rinuncia è avvenuta in data successiva alla firma del nuovo contratto individuale di lavoro.
 

Le disposizioni normative

 
La questione può essere risolta, facendo riferimento alla normativa relativa al periodo di prova. Difatti, secondo l’articolo 25, comma 2 del CCNL, i dipendenti che progrediscono di livello, grazie a procedure selettive interne, risultano esonerati dal periodo di prova, se è concordato esplicitamente. Tale esonero implica che il dipendente non possa usufruire delle protezioni legate al periodo di prova, tra cui il diritto di mantenere il proprio posto presso l’ente di provenienza per un periodo equivalente alla durata del periodo di prova previsto.
Nel caso specifico, il dipendente, esonerato dal periodo di prova e quindi privo della relativa tutela, potrebbe ricorrere all’articolo 26 del CCNL. Quest’ultimo regola la ricostituzione del rapporto di lavoro, permettendo al dipendente di ritornare al suo inquadramento originario, pur avendo formalmente accettato la progressione.

In conclusione

I dipendenti delle funzioni locali che contemplano la possibilità di una rinuncia alla progressione di carriera dovrebbero considerare attentamente le implicazioni contrattuali di tale scelta. È essenziale comprendere che la rinuncia a seguito dell’esonero dal periodo di prova implica la perdita di specifiche tutele. Pertanto, prima di procedere con decisioni che potrebbero influenzare il proprio percorso professionale e la sicurezza lavorativa, è consigliabile consultare il proprio ufficio del personale o un consulente legale per valutare tutte le opzioni disponibili.
Inoltre, le amministrazioni pubbliche dovrebbero fornire chiare informazioni e formazione sulle nuove normative contrattuali per assicurare che tutti i dipendenti siano pienamente informati sui loro diritti e doveri. Questo potrebbe includere la creazione di sessioni informative, l’aggiornamento dei manuali del personale e l’assistenza continua durante le transizioni di carriera.