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INPS: buoni pasto anche per i lavoratori in smart working

Per l’INPS i lavoratori a distanza hanno diritto al buono pasto a condizione che la loro giornata lavorativa convenzionale sia pari a quella che avrebbero svolto in presenza, con un minimo di 6 ore complessive di lavoro effettivo
 
 
 
 

29 GENNAIO 2025

La recente decisione dell’INPS di riconoscere i buoni pasto anche per i lavoratori in smart working segna un importante passo avanti nella gestione della modalità di lavoro agile, particolarmente diffusa in seguito alla pandemia. La nuova regolamentazione, sottoscritta lo scorso 6 novembre, stabilisce che i lavoratori a distanza hanno diritto al buono pasto a condizione che la loro giornata lavorativa convenzionale sia pari a quella che avrebbero svolto in presenza, con un minimo di 6 ore complessive di lavoro effettivo.
 
Questo cambiamento è stato formalizzato nella disposizione contrattuale all’articolo 14, comma 3-bis, del CCNL delle Funzioni Centrali. La normativa prevede che l’orario di lavoro, anche in modalità agile, debba comprendere sia la mattina sia il pomeriggio, con una pausa di almeno 30 minuti. Tuttavia, l’annuncio dell’INPS, datato 3 dicembre e diffuso tramite il messaggio HERMES n. 4092, chiarisce che per i lavoratori a distanza il buono pasto sarà riconosciuto senza la necessità di un monitoraggio effettivo dei tempi di lavoro, purché l’orario convenzionale sia rispettato.
La decisione si applica esclusivamente alle Amministrazioni Centrali, distinguendosi da altre normative contrattuali che includono diverse fasce orarie e requisiti per il riconoscimento del buono pasto. Questo passo rappresenta un’evoluzione significativa nella considerazione del lavoro agile, che fino ad ora non prevedeva tale beneficio.
 
La proposta di adeguamento del contratto per i lavoratori in smart working ha suscitato dibattiti e negoziati anche nel Comparto Funzioni Locali, mostrando una tendenza verso una maggiore flessibilità e riconoscimento dei diritti dei lavoratori a distanza. Con l’approvazione di queste nuove regole, l’INPS si allinea maggiormente alle esigenze del lavoro moderno, promuovendo un approccio più inclusivo e equo per tutti i lavoratori, indipendentemente dalla loro modalità di lavoro.