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Conversione Decreto PA: le richieste dei rappresentanti dei segretari comunali

L’UNSCP sottolinea il ruolo del segretario comunale quale elemento imprescindibile per l’attuazione efficace e legittima delle politiche pubbliche locali, anche alla luce degli impegni assunti in relazione al PNRR
 

8 APRILE 2025

Sono in corso in questi giorni le audizioni presso Commissioni riunite I (Affari Costituzionali) e XI (Lavoro Pubblico e Privato) della Camera dei deputati in relazione alla conversione in legge (disegno di legge AC 2308) del d.l. 14 marzo 2025, n. 25, recante “Disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni” (cd. Decreto PA).
Rendiamo disponibili in questo articolo i contributi rilasciati in audizione dall’UNSCP (Unione nazionale Segretari comunali e provinciali) e dall’UPI (Unione delle Province d’Italia) che contengono alcune rilevanti proposte di emendamento.
Le istanze dei segretari comunali
Porgendo particolare attenzione alle istanze dei rappresentanti dei segretari, si segnala come i segretari, oltre a svolgere funzioni di controllo di legalità, siano dirigenti apicali con compiti di coordinamento gestionale e programmazione strategica, soprattutto nei Comuni privi di direttore generale. In questa prospettiva, il segretario rappresenta una figura-chiave per garantire la capacità amministrativa necessaria a realizzare gli interventi del PNRR.
Partendo da tale premessa, il documento presentato dall’UNSCP segnala le misure già adottate per far fronte alla storica carenza di segretari, tra cui l’innalzamento della soglia di assunzione (120% delle cessazioni), l’estensione delle graduatorie e gli incentivi per i Piccoli Comuni. Tuttavia, si chiede ora un passo ulteriore: estendere a tutte le sedi comunali la sterilizzazione della spesa per il trattamento economico e accessorio del segretario, oggi prevista solo per i Comuni sprovvisti di titolare al 23 aprile 2023.
 
 

I documenti relativi alle audizioni

L’UNSCP propone quindi di superare una norma giudicata arbitraria, sottolineando che la spesa per i segretari non grava realmente sugli equilibri locali, essendo già autorizzata e programmata a livello nazionale. Inoltre, denuncia il rischio di ritorno a modelli organizzativi superati, come la reintroduzione generalizzata del direttore generale, figura meno controllabile sotto il profilo della spesa pubblica.
In sostanza, il contributo dell’UNSCP sollecita un rafforzamento coerente del ruolo del segretario comunale, quale elemento imprescindibile per l’attuazione efficace e legittima delle politiche pubbliche locali, anche alla luce degli impegni assunti con l’Europa sul fronte del PNRR.