
Spese legali e dipendenti pubblici: niente rimborso se c’è conflitto d’interessi
Anche in caso di assoluzione piena, la Corte di Cassazione (Sez. Lav.), sentenza n.8683 del 2 aprile 2025 esclude il diritto automatico alla restituzione delle spese di difesa
15 MAGGIO 2025
La Corte di Cassazione (Sez. Lav.) torna a definire i confini dell’assistenza legale ai dipendenti pubblici con l’ordinanza n. 8683 del 2 aprile 2025, ribadendo un concetto chiave: non esiste un diritto incondizionato al rimborso delle spese legali, neanche in presenza di un’assoluzione penale. La Sezione Lavoro sottolinea come la pubblica amministrazione sia tenuta a garantire la difesa del dipendente solo al ricorrere di precise condizioni normative e contrattuali.
Il caso riguardava un vigile urbano che, dopo essere stato assolto in un processo penale per falso in atto pubblico, aveva richiesto il rimborso delle spese sostenute per la propria difesa. La domanda, respinta sia in primo che in secondo grado, è stata rigettata anche dalla Cassazione.
Il conflitto di interessi preclude il rimborso
Elemento determinante della decisione è stato il potenziale conflitto di interessi tra il dipendente e l’amministrazione. Nel caso specifico, il Comune – soggetto passivo dell’ipotizzato reato – avrebbe potuto costituirsi parte civile, anche se poi non lo ha fatto. Inoltre, l’ente aveva attivato un autonomo procedimento disciplinare sugli stessi fatti. Per la Suprema Corte, questo basta a configurare un conflitto giuridicamente rilevante, che impedisce il rimborso.
L’assoluzione non è sufficiente a superare retroattivamente tale situazione: non è l’esito del processo a cancellare il conflitto, ma la sua effettiva assenza al momento dei fatti.
Le condizioni necessarie per l’assistenza legale
La Cassazione ribadisce che il diritto al patrocinio legale è subordinato a tre condizioni cumulative:
connessione diretta con i compiti d’ufficio;
assenza di conflitto d’interessi con l’amministrazione;
scelta di un legale condivisa con l’ente.
Solo il rispetto di questi requisiti giustifica l’assunzione a carico dell’erario delle spese di difesa. Un principio che richiama amministrazioni e dipendenti alla massima attenzione, già dalle prime fasi del procedimento.