
Impasse tra ARAN e sindacati: nessuna firma per il CCNL Funzioni Locali 2022-24
I sindacati: “La nostra richiesta rimane inalterata: aumentare lo stanziamento del 5,78%”, ARAN risponde: “Non si può ignorare il quadro di risorse definito dalla legge”
16 GIUGNO 2025
I sindacati della Cgil e della Uil si sono incontrati con l’ARAN e il suo presidente Antonio Naddeo, nella seduta del 10 giugno per il rinnovo del CCNL Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del personale degli Enti locali (Funzioni Locali) per il triennio 2022-2024. La seduta straordinaria, fissata dopo le posizioni restie espresse dai sindacati, si è conclusa senza una firma. Il tavolo si è aggiornato, ma ancora senza la fissazione di una nuova data.
La posizione ARAN
“
Il contratto del comparto Enti locali è una priorità, ma non si può ignorare il quadro di risorse definito dalla legge”, ha dichiarato al termine dell’incontro, Antonio Naddeo, presidente ARAN e ha ribadito attraverso un
comunicato pubblicato sulla piattaforma X.
“
Rimanere fermi su posizioni inconciliabili non giova né ai lavoratori né alla Pubblica Amministrazione.”
Naddeo si dice preoccupato che la situazione protratta di stallo possa finire per
penalizzare anche i progressi fatti sul piano delle
relazioni sindacali, dell’
erogazione del buono pasto anche in modalità di lavoro agile, le nuove
regole per le progressioni verticali e
interventi di riordino dell’ordinamento del personale.
Si rischia, avverte il presidente dell’ARAN di rimanere incagliati in posizioni fisse a ribadire i propri punti di vista cristallizzando una situazione che grava sulle spalle dei lavoratori di ognuno dei settori della PA e inficiando, di conseguenza, i servizi a favore dei cittadini
.
La posizione dei sindacati
Mentre i sindacati della Cisl e Csa si sono mostrati intenzionati a procedere con la firma, Cgil e Uil rimangono ferme sulle proprie richieste. In un
comunicato annunciano che: “
La nostra richiesta rimane inalterata: aumentare lo stanziamento del 5,78%, fondi dedicati al riallineamento dell’indennità di comparto, sblocco totale dei tetti al salario accessorio.”
All’accusa di danneggiare con questa attesa i lavoratori, risponde fermo il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri ribadendo che: «
quando il sindacato chiede più risorse fa il suo mestiere, non gioca»
I sindacati chiedono che vengano aggiunta alla contrattazione le risorse stanziate e non spese del CCNL 2019-2021 insieme a un anticipo su quelle destinate al 2025-2027. La bocciatura di questa richiesta, giustificata dal presidente dell’ARAN con l’astrattezza di questi fondi, che lui definisce “virtuali” evidenzia la contraddizione con le dichiarazioni propagandate dal Ministro Zangrillo che aveva millantato una disponibilità economica evidentemente non concreta.
Rimane ferma l’esigenza di chiudere le trattative per garantire certezze retributive e stabilità contrattuale a oltre 400mila dipendenti degli Enti locali