Intelligenza artificiale, privacy e lavoro agile: la sfida nella PA
Un nuovo contratto per il futuro della Pubblica Amministrazione
23 LUGLIO 2025
Il percorso per il rinnovo dei contratti per il triennio 2025-2027 della Pubblica Amministrazione è ufficialmente avviato, grazie alla firma dell’intesa sui comparti e le aree di contrattazione presso l’ARAN. L’accordo, che conferma la struttura dei comparti esistenti, ha creato le premesse per l’apertura dei negoziati, il cui avvio è previsto per ottobre 2025, con risorse già stanziate dal Governo. Questo cambiamento segna un momento cruciale per il settore pubblico, ponendo l’accento su temi come lavoro agile, nuove professionalità, e l’introduzione dell’intelligenza artificiale (IA).
Le sfide del lavoro pubblico nell’era digitale
L’introduzione dell’
intelligenza artificiale nella Pubblica Amministrazione sta già coinvolgendo più della metà dei dipendenti pubblici italiani. La tecnologia sta diventando un’alleata nelle decisioni, ma solleva anche rischi legati alla privacy e alla sorveglianza. Il 50% dei dipendenti ha espresso preoccupazione per possibili violazioni dei dati e della privacy. È cruciale che i contratti futuri affrontino questi temi, regolando l’uso dell’IA, tutelando i dati personali, e stabilendo la trasparenza degli algoritmi, al fine di prevenire discriminazioni e abusi nel processo di valutazione delle performance.
Il nuovo contratto dovrà, inoltre, implementare linee guida settoriali sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale, accompagnate da programmi di formazione continua e investimenti in competenze digitali ed ecologiche. Solo in questo modo sarà possibile preparare la
Pubblica Amministrazione a un futuro sempre più innovativo e sostenibile, con un occhio di riguardo alla protezione dei diritti dei lavoratori e alla promozione dell’inclusione sociale.
Il contratto 2025-2027 deve dunque diventare uno strumento strategico capace di governare l’innovazione tecnologica, bilanciando efficienza e diritti, modernità e dignità del lavoro pubblico, senza dimenticare le necessità di tutela e conciliazione tra vita privata e lavoro.