Congedo di paternità obbligatorio anche per la madre intenzionale
L’INPS fornisce le istruzioni operative a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 115 del 21 luglio 2025
26 AGOSTO 2025
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 115 del 21 luglio 2025, ha esteso il diritto al congedo di paternità obbligatorio anche alla lavoratrice madre intenzionale, ossia co-genitore in coppie dello stesso sesso, riconosciuta nei registri dello stato civile. L’INPS, con il messaggio n. 2450/2025, ha fornito le indicazioni operative per la fruizione del congedo, che prevede 10 giorni (20 in caso di parto plurimo) di astensione dal lavoro con indennità al 100% della retribuzione e contribuzione figurativa.
La pronuncia della Corte Costituzionale
La sentenza n. 115/2025 della Corte costituzionale, depositata il 21 luglio 2025, ha dichiarato incostituzionale la norma che escludeva il congedo di paternità obbligatorio per le madri intenzionali, in quanto discriminatoria rispetto ai principi di uguaglianza e tutela della famiglia nella sua dimensione affettiva e relazionale, indipendentemente dalla composizione della coppia.
Gli effetti della pronuncia decorrono dal 24 luglio 2025, giorno successivo alla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale.
Soggetti destinatari e requisiti
Il congedo di paternità obbligatorio spetta alla
madre intenzionale, ossia la donna che, pur non avendo partorito, ha partecipato attivamente al progetto genitoriale e alla cura del bambino, a condizione che risulti genitore nei registri di stato civile o a seguito di provvedimento giudiziale di
adozione, affidamento o collocamento.
Alla
madre biologica, invece, sono riconosciuti i diritti previsti per la tutela della maternità.
Durata, indennità e contribuzione
Durata: 10 giorni, o 20 giorni in caso di parto plurimo;
Indennità: 100% della retribuzione;
Contribuzione: figurativa.
Le regole amministrative applicabili sono quelle già indicate nella
circolare INPS n. 122/2022, con alcune specificazioni operative per la nuova categoria di beneficiari.
Procedure per le dipendenti pubbliche
Per le
lavoratrici della Pubblica Amministrazione, la domanda per il congedo di paternità obbligatorio deve essere presentata
esclusivamente alla propria amministrazione di appartenenza.
L’iniziativa garantisce piena
pari opportunità e tutela dei diritti dei genitori intenzionali, assicurando al contempo un percorso chiaro per la fruizione del congedo.