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Legge 104 e licenziamento: obbligo di reintegro

La Corte di Cassazione, (Sez. Lav.), con l’ordinanza del 12 agosto 2025, n. 23185 ribadisce che i permessi per assistere familiari invalidi devono essere valutati con rigore, ma il reintegro prevale anche se emergono contestazioni di comportamenti personali
 
 
 
 

3 SETTEMBRE 2025

Con l’ordinanza n. 23185 del 12 agosto 2025, la Corte di Cassazione, (Sez. Lav.), ha confermato l’annullamento del licenziamento di un dipendente assente per permessi Legge 104/1992, imponendo il reintegro nel posto di lavoro. Il caso solleva importanti riflessioni sull’equilibrio tra il diritto di tutela del lavoratore e le verifiche amministrative a supporto della correttezza nell’uso dei permessi.

Il caso: permessi Legge 104 e presunti abusi


Il lavoratore aveva usufruito dei permessi Legge 104 per assistere un familiare invalido. Tuttavia, durante tre giorni di assenza ad agosto, era stato fotografato al mare tra le ore 8:00 e le ore 13:00 insieme al figlio, in due delle tre giornate di permesso. La circostanza era emersa da un’attività di pedinamento svolta dall’amministrazione, che aveva portato al licenziamento per presunto uso improprio dei permessi.
La vicenda evidenzia come le amministrazioni possano indagare sull’uso dei permessi, ma anche i limiti delle verifiche: la mera presenza fuori dal domicilio non costituisce di per sé prova inequivocabile di abuso dei permessi per assistere il familiare.

La decisione della Cassazione: obbligo al diritto al reintegro


La Corte di Cassazione ha confermato il reintegro del lavoratore, annullando il licenziamento. Il principio affermato è che, pur in presenza di sospetti comportamenti impropri, il diritto del dipendente ai permessi non può essere leso senza adeguata dimostrazione di abuso sostanziale. La sentenza sottolinea inoltre l’importanza di un approccio proporzionato: eventuali violazioni devono essere valutate caso per caso, considerando la finalità sociale dei permessi Legge 104 e la tutela dell’assistenza ai familiari con disabilità.