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Concorsi pubblici: diritto di accesso al codice sorgente dei software automatizzati

Il TAR Catania conferma che il codice sorgente è atto amministrativo accessibile ai candidati, garantendo trasparenza, verificabilità e tutela dei dati personali nelle procedure digitali della PA
 
 
 
 
 

10 OTTOBRE 2025

Il TAR Sicilia, Catania, (Sez. I), con la sentenza del 1 settembre 2025 n.2555 ha stabilito che il codice sorgente dei software utilizzati nelle procedure concorsuali costituisce atto amministrativo e, pertanto, è soggetto al diritto di accesso da parte dei candidati. La decisione conferma la necessità di garantire trasparenza e verificabilità anche nell’era digitale della Pubblica Amministrazione.

Il ruolo del codice sorgente nelle procedure concorsuali

Il codice sorgente rappresenta l’insieme delle istruzioni logiche e computazionali che regolano il funzionamento dei programmi informatici concorsuali. Se sviluppato per conto della Pubblica Amministrazione, esso diventa parte integrante del patrimonio informatico pubblico e assume rilevanza nel procedimento amministrativo, contribuendo alla formazione della graduatoria finale. In particolare, il codice regola sequenze di domande, criteri di randomizzazione, correzione automatica e, talvolta, valutazione delle risposte. La sentenza evidenzia che, quando il software influisce sull’esito concorsuale, esso non è più un mero strumento tecnico, ma un documento amministrativo, soggetto a controlli e verifiche secondo i principi costituzionali di imparzialità, buon andamento e trasparenza amministrativa.

Accesso e tutela dei dati personali

L’accesso al codice sorgente può essere negato solo per motivi eccezionali e debitamente motivati, quali sicurezza informatica o tutela di interessi pubblici superiori. Tuttavia, la gestione delle richieste deve rispettare la protezione dei dati personali, garantendo anonimizzazione e minimizzazione dei dati sensibili dei candidati. La sentenza chiarisce che la trasparenza del software concorsuale non può essere limitata ingiustificatamente, ponendo le basi per una gestione digitale delle selezioni pubbliche conforme ai principi di legalità e correttezza procedimentale.