Il Governo mantiene la promessa: arriva nella Legge di Bilancio il fondo per le Funzioni Locali
I prossimi passi: tra iter parlamentare della Legge di Bilancio e possibili nuovi sviluppi del CCNL Funzioni Locali
24 OTTOBRE 2025
È stato pubblicato il, 22 ottobre, il testo bollinato dalla Ragioneria dello Stato della Legge di Bilancio 2026. Il testo, rispetto alla bozza originale, è incrementato del nuovo fondo specifico per i Comuni, destinato a sostenere il rinnovo del CCNL Funzioni Locali 2022-2024 e la crescita del salario accessorio del personale non dirigente. La misura, assente nella bozza del 19 ottobre, prevede 50 milioni nel 2027 che raggiungeranno i 100 milioni annui dal 2028, da distribuire con decreto del Ministro dell’interno e del Ministro per la PA in coerenza con la contrattazione collettiva.
I nuovi fondi ribaltano la trattativa sul CCNL?
L’articolo 12o, nel comma 4, integra la Manovra del 2026 con il fondo decantato dal ministro per la Pubblica Amministrazione Zangrillo che, sostenuto dalla presidente del consiglio, Giorgia Meloni avevano garantito l’arrivo di fondi extra per chiudere la trattativa del CCNL a favore dei lavoratori e delle lavoratrici degli Enti pubblici:
Ai fini della progressiva armonizzazione dei trattamenti economici accessori del personale dei Comuni è istituito, nello stato di previsione del Ministero dell’interno, un fondo con una dotazione pari a 50 milioni di euro per l’anno 2027 e a 100 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2028, da destinarsi, nell’ambito della contrattazione collettiva nazionale del Comparto Funzioni locali per il triennio 2025-2027, all’incremento del trattamento accessorio, anche fisso e ricorrente, del personale non dirigente dei predetti Enti.
Con decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione, si provvede alla ripartizione delle risorse del fondo tra gli Enti… sulla base dei criteri definiti dalla contrattazione collettiva nazionale.
Rimane da definire se questa disposizione integrativa risulterà sufficiente alla firma del
CCNL Funzioni Locali 2022-2024 che fino ad ora ha incontrato la reticenza di Cgil e Uil. Persiste l’interrogativo su cui pende la firma: i fondi stanziati per il 2025-2027 potranno essere preventivamente utilizzati per il rinnovo odierno?
Prossimi sviluppi
Per il resto, le differenze tra le due versioni si riducono a limature lessicali e rinvii più puntuali: le
accise sui carburanti restano confermate nel percorso di riallineamento tra benzina e gasolio;
plastic e sugar tax slittano al 2027, come già previsto; e le
norme previdenziali mantengono inalterato il doppio binario di adeguamento alla speranza di vita e incentivi al posticipo del pensionamento.
Assente invece ogni intervento sul fronte
abitativo: nessuna delle proposte avanzate da
Confindustria Assoimmobiliare e Ance — incentivi fiscali per l’housing sociale, studentati o affitti a canone calmierato — ha trovato spazio nel testo definitivo, che si limita a un contributo una tantum per il disagio abitativo nelle aree colpite dai sismi. I diversi ambiti di fisco, casa, pubblico impiego, sono ora rinviati all’iter parlamentare, dove il confronto con le categorie economiche e gli Enti locali potrà ancora incidere sul testo finale.