28 OTTOBRE 2025
La Pubblica Amministrazione locale continua a vivere una fase di forte sofferenza sul fronte del personale: la scarsa attrattività dei concorsi pubblici e il divario retributivo rispetto alle amministrazioni centrali penalizzano gli enti territoriali, in particolare Province e Comuni, che faticano ad assumere personale qualificato. A lanciare l’allarme è Piero Antonelli, Direttore Generale dell’UPI (Unione Province d’Italia), intervenuto alla giornata di studio sul “Rafforzamento delle politiche del personale delle Province a supporto dei Comuni”, organizzata insieme al Dipartimento della Funzione Pubblica con la partecipazione di docenti delle Università LUMSA e Roma Tre.
Antonelli ha riconosciuto l’importanza degli interventi promossi dal Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, per colmare il gap retributivo che separa gli enti locali dalle altre amministrazioni, una delle cause principali della bassa partecipazione ai concorsi. Ma ha anche indicato la necessità di un approccio più ampio: “Servono percorsi formativi mirati per la PA locale, una programmazione integrata delle politiche del personale e la realizzazione di concorsi associati per Comuni e Province. In questo contesto – ha sottolineato – le Province possono diventare hub territoriali per la valorizzazione del capitale umano, anche a fianco dei Comuni”.
Dai dati presentati durante l’incontro emerge che il 53% delle Province offre già oggi ai Comuni servizi di supporto nella gestione del personale, mentre il 65% degli enti indica questo obiettivo tra le proprie priorità di valore pubblico. “Per consolidare queste esperienze – ha aggiunto Antonelli – servono strumenti normativi e risorse dedicate, capaci di rafforzare il ruolo delle Province nel sistema delle autonomie locali”.