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CCNL area dirigenza Funzioni Locali: gli aumenti dell’ARAN e le richieste dei sindacati

Il prossimo tavolo si aggiorna a martedì 11 novembre, alle ore 11:00
 
 
 
 

30 OTTOBRE 2025

Il 28 ottobre scorso presso la sede dell’ARAN si è svolto il secondo tavolo di trattative per il CCNL Funzioni Locali area dirigenti e funzionali per il triennio 2022-2024. Al momento ancora nessuna firma e la proposta dell’ARAN, per quanto apprezzata, risulta insufficiente per i sindacati che sollevano questioni e avanzano proposte. Il Presidente dell’ARAN, Antonio Naddeo, avverte che la decisione da assumere riguarda l’impostazione del percorso negoziale: proseguire con una trattativa più rapida, limitata alla definizione di alcune questioni prioritarie, oppure intraprendere un
confronto più ampio e articolato, volto ad affrontare in modo organico tutte le tematiche ancora aperte. Il tavolo si riaggiornerà martedì 11 novembre, alle ore 11:00.

Fedir: revisione delle fasce e tutela della dirigenza tra equità e valorizzazione

La Federazione Dirigenti e Direttivi Pubblici, organizzazione maggiormente rappresentativa dell’area dirigenziale delle Funzioni Locali, ha aperto i lavori della seconda seduta sottolineando la necessità di un riequilibrio tra componenti fisse e variabili della retribuzione e di una progressiva equiparazione salariale con i dirigenti delle Funzioni Centrali. Apprezzata la proposta ARAN inerente agli aumenti medi, ma il sindacato insiste, ormai da anni, sul rafforzamento della parte fissa e su una revisione organica complessiva delle fasce professionali dei segretari comunali e provinciali, ancorate a una normativa oramai tramontata e che necessita di un superamento per garantire coerenza con le reali funzioni gestionali. Fedir chiede inoltre la riformulazione del patrocinio legale (più aderente alle previsioni già vigenti per i colleghi ministeriali), la tutela dei segretari in disponibilità con clausole di salvaguardia economica e l’istituzione di un Comitato dei Garanti per le revoche d’incarico, per favorire trasparenza e professionalità dirigenziale

La posizione della UIL: sostenibilità, formazione e tutela della dirigenza

La UIL FPL sottolinea come il rinnovo del CCNL Funzioni Locali area dirigenti debba fondarsi sul principio di sostenibilità organizzativa e sociale, con una particolare attenzione alla formazione obbligatoria, non riducibile a misura di welfare, e al diritto dei dirigenti a 40 ore annue di aggiornamento. Il sindacato chiede inoltre il gratuito patrocinio a carico dell’amministrazione per i casi di aggressione sul lavoro e la revisione di alcune disparità normative nella sezione PTA. Tra le priorità anche il riconoscimento delle nuove fasce professionali dei segretari comunali e provinciali e il potenziamento dell’organismo paritetico per l’innovazione come sede stabile di confronto. Sul fronte welfare, la UIL propone misure concrete di sostegno economico, mobilità sostenibile e salute, accogliendo positivamente i progressi sui permessi per terapie salvavita e gli obiettivi di sostegno in tema di age management.

UNSCP: attenzione alla struttura retributiva e alle criticità delle fasce professionali

L’Unione Nazionale Segretari Comunali e Provinciali ha espresso le sue perplessità dopo la riunione con l’ARAN, che prevede un incremento medio di 400 euro mensili dal 1° gennaio 2024 per i segretari comunali e provinciali suddiviso in maniera tale che ne risulti quindi, l’80% delle risorse alle componenti fisse della retribuzione (stipendio tabellare e retribuzione di posizione) e il 20% alle componenti variabili (retribuzione di risultato). Il sindacato sollecita una maggiore quota di risorse destinate alle componenti fisse della retribuzione, in linea con le precedenti tornate contrattuali, e la possibilità di ampliare la retribuzione di posizione e di risultato in casi specifici. Centrale anche la richiesta di rivedere il sistema delle fasce professionali, giudicato critico soprattutto per la fascia di ingresso. L’Unione chiede infine di intervenire sugli incentivi tecnici e sulla coerenza tra istituti contrattuali, in vista del prossimo incontro fissato per l’11 novembre.

DIRETS: insufficiente ARAN, manca equità retributiva e valorizzazione della dirigenza

Il sindacato autonomo dei Dirigenti e Direttivi Enti Territoriali e Sanità ha espresso forse il giudizio più critico sulla bozza del nuovo CCNL, definendola “piuttosto esigua”. Pur apprezzando gli interventi su lavoro agile, formazione e age management, non ci siamo proprio sul fronte economico: il sindacato ha contestato le differenze applicative della proposta ARAN, chiedendo un riallineamento delle retribuzioni minima e maggior peso alla parte fissa, con incrementi più consistenti per la dirigenza RAL e PTA. Ha inoltre ribadito la necessità di un approfondito esame sul licenziamento disciplinare con sentenza non definitiva e si accoda a Fedir nella richiesta di rivedere la disciplina del patrocinio legale. Per i segretari comunali, DIRETS propone l’istituzione di una commissione paritetica per la revisione delle fasce di ingresso e la progressione di carriera, in raccordo con il Ministero dell’Interno.