Congedo di paternità anche per la madre intenzionale: chiarimenti INPS
L’intervento dopo la sentenza della Corte Costituzionale n. 115/2025
10 NOVEMBRE 2025
Con il messaggio n. 3322 del 6 novembre 2025, l’INPS fornisce chiarimenti operativi sull’applicazione del congedo di paternità obbligatorio di cui all’articolo 27-bis del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, alla luce della sentenza n. 115 del 21 luglio 2025 della Corte Costituzionale.
La Consulta ha dichiarato l’illegittimità della norma nella parte in cui non riconosceva il diritto alla lavoratrice genitore intenzionale, in una coppia di donne entrambe risultanti genitori nei registri dello stato civile. L’Istituto recepisce così l’effetto immediato della decisione, che estende il congedo anche alla madre non gestante, segnando un importante passo in avanti nel riconoscimento della piena parità tra genitori registrati.
Effetti retroattivi e riesame delle domande pregresse
L’INPS precisa che la pronuncia della Corte Costituzionale esplica i propri effetti anche sui rapporti non ancora esauriti o definiti al momento della cessazione dell’efficacia della norma, cioè dal 24 luglio 2025, giorno successivo alla pubblicazione della sentenza in Gazzetta Ufficiale.
Di conseguenza, le domande di congedo di paternità obbligatorio a pagamento diretto presentate dalle lavoratrici interessate, per periodi precedenti tale data, devono essere riesaminate dalle strutture territoriali INPS, su istanza di parte.